Carmine Manzi

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Carmine Manzi (Mercato San Severino, 18 settembre 1919Mercato San Severino, 3 aprile 2012) è stato uno scrittore, giornalista e saggista italiano.

Carmine Manzi

Sindaco di Mercato San Severino
Durata mandato1954 –
1956
PredecessoreCarmelo D'Amato
SuccessoreFilippo Petti

Dati generali
Partito politicoDemocrazia Cristiana

Nel 1949 fu tra i fondatori dell'Accademia di Paestum, della quale è stato presidente dalla fondazione fino alla sua scomparsa; fondò e organizzò il premio nazionale Paestum. Dal 1954 al 1956 fu sindaco di Mercato San Severino[1].

Fu insignito del Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri oltre che della medaglia d'oro dei Benemeriti della Cultura e dell'Arte; nel 1992 fu nominato Cavaliere di Gran Croce dall'allora presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro[1].

Nel 2009 gli è stato conferito il "Sigillo Accademico[2] dell'Università degli Studi di Salerno” dall'allora Rettore Raimondo Pasquino.

Fu direttore della rivista Fiorisce un cenacolo[3].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Carmine Manzi, poeta, scrittore, giornalista, conferenziere, nacque il 18 settembre 1919 a Sant'Angelo di Mercato San Severino, dove trascorse l'infanzia e la giovinezza.

Dopo aver frequentato l'Istituto magistrale di Salerno e l'Università degli Studi di Napoli "L'Orientale" e aver prestato servizio militare nella Seconda guerra mondiale, nel 1953 sposò Maria Amoroso, da cui ebbe tre figli: Anna, Andrea e Filomena.

Sia nel paese nativo sia nel Capoluogo di Mercato S. Severino fu apprezzato maestro di generazioni di fanciulli. Fu anche Sindaco dal 1954 al 1956, distinguendosi per entusiasmo e integrità nell'amministrazione della cosa pubblica.

Nel 1940 fondò la rivista di lettere e arti Fiorisce un cenacolo e nel 1949 l'Accademia di Paestum, per lo sviluppo delle lettere e delle arti, delle scienze, dell'archeologia e del giornalismo.

Ricevette più di 600 tra diplomi, onorificenze e medaglie per la sua vasta e molteplice attività letteraria.

In particolare, ricordiamo: sette volte il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei ministri (1961, 1968, 1973, 1976, 1978, 1989, 2003); La Medaglia d'argento dei Benemeriti della Cultura e dell'Arte (1992, dal Presidente della Repubblica).

Per i suoi sessant'anni di attività letteraria, venne insignito della massima onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana. Festeggiando i novant'anni fu insignito del Sigillo d'Oro da parte del Senato Accademico dell'Università degli Studi di Salerno. Come segno di apprezzamento della sua lunga e feconda attività letteraria ricevette ben nove lauree honoris causa[senza fonte] in Italia e all'estero.

Ha scritto più di 130 libri, tra poesia, narrativa e saggistica, di cui alcuni tradotti in francese, inglese, spagnolo, greco e castellano.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Poesia[modifica | modifica wikitesto]

La prima raccolta di poesie è Parve faville (1938), cui seguirono:

  • Acqua di sorgente (1955);
  • Gocce di rugiada (1969);
  • I canti del rimpianto (1973);
  • Frammenti di un'estate romana (1995);
  • Voci dal profondo (1996);
  • La corsa dei giorni (1998);
  • La scala per il cielo (1999);
  • Le ultime del millennio (2002);
  • La lampada (2004);
  • Canti del mattino e della sera (2006);
  • Quella calza così povera (2009);
  • Non finisce oggi il giorno (2009).

Narrativa[modifica | modifica wikitesto]

Tra le opere di narrativa ricordiamo:

  • Passeggiate salernitane (1972);
  • Taccuino da Paestum (1981);
  • Massime e pensieri (1982);
  • Diario amalfitano (1988);
  • Terza pagina (1993).

Saggistica[modifica | modifica wikitesto]

Libri di saggistica:

  • Uomini d'arte e di pensiero (in 8 volumi, dal 1972 al 1980);
  • Napoli d'altri tempi (1984);
  • Giacomo Leopardi e i canti napoletani (1988);
  • Lucia nei Promessi Sposi (1989);
  • Lineamenti di critica e letteratura (1995);
  • I mosaici di Michele Frenna (2000);
  • Dagli archivi della memoria (2001);
  • Il Papa alla finestra (2007);

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Morto Carmine Manzi, giornalista: fu sindaco di Mercato San Severino, su SalernoToday. URL consultato il 6 aprile 2019.
  2. ^ Conferimento "Sigillo Accademico" a Carmine Manzi, su cittadimercatosanseverino.it. URL consultato il 4 marzo 2022.
  3. ^ In memoriam di Carmine Manzi. Una vita per la cultura, su I Confronti, GeoGiornalismo e Banca delle idee. URL consultato il 6 aprile 2019.
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